Quando si impara una lingua straniera da bambini, si mettono in moto dei processi di apprendimento "istintivi": senza sapere il perché, il bimbo impara prima ad imitare, e poi a fare sue, parole ed espressioni in lingua straniera, riuscendo, in condizioni ottimali, anche a raggiungere un accento e una padronanza da madrelingua.
Da adulti le cose sembrano essere più complicate: la nostra "porta" cerebrale verso un'altra lingua straniera si "chiude" verso i 9/10 anni di età e da questo momento in poi, tutte le lingue apprese "passeranno" forzatamente attraverso il canale della lingua madre (quando si parla in una lingua straniera, il cervello effettua comunque il passaggio attraverso la lingua madre, anche se in tempi incredibilmente ristretti).
Allora, come facilitare l'apprendimento delle lingue in età adulta?
REPETITA IUVANT!
Già lo sapevano gli antichi: ripetere giova. E soprattutto per quanto riguarda le lingue straniere: quando si impara una nuova parola, nel cervello si formano delle connessioni che, all'inizio, sono davvero labili e instabili (ecco perché, volendo ripetere la parola, ricordiamo "vagamente" il suono ma non esattamente la parola stessa). Queste connessioni si rinforzano, poi, ogni volta in cui il ricordo è richiamato alla mente.
Un altro trucchetto?
Abbinate alla nuova parola un'emozione: l'amigdala, in presenza di emozioni, avverte l'ippocampo (la nostra memoria, in soldoni) che diventa più preciso nel registrare l'evento. Ricorderemo la parola più facilmente!
Un esempio? Pensiamo che dobbiate imparare la parola der Hund (in tedesco = il cane) e che abbiate veramente un cane. Abbinate a der Hund il nome del vostro cane e questo ricordo vi aiuterà nel processo di memorizzazione.
Viel Erfolg! (buon lavoro!)